Nove anni di attività nelle scuole e nei territori, insieme ai professionisti Rai Way, per accompagnare i giovani verso il mondo del lavoro
4 agosto 2025 - Conoscenza tecnica, passione per il proprio lavoro e volontà di trasmettere il proprio sapere alle nuove generazioni: queste le qualità dei nostri colleghi, Maestri di Mestiere, che da nove anni mettono la propria esperienza a disposizione degli studenti nell’ambito dei Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento (PCTO), promossi dal Ministero dell’Istruzione. Un’ iniziativa a cui Rai Way partecipa con un progetto sviluppato insieme al Consorzio Elis, per offrire agli studenti e alle studentesse degli Istituti Tecnici Superiori esperienze di orientamento scolastico e professionale a contatto diretto con il mondo del lavoro, condividendo il valore all’esperienza maturata sul campo e costruendo ponti con le nuove generazioni
A metà luglio, nella Sala Consiglio della nostra sede di Roma, si è tenuto il primo incontro dei Maestri di Mestiere con il team di Elis e le colleghe del Recruitment & Learning, Matilde Di Mario, e Sara Barbano, che da anni curano e gestiscono il progetto.
Ascoltare, mostrare, restare: il mestiere di esserci
Studenti coivolti
Ore di lezione
Istituti scolastici
Tre cicli triennali, nove edizioni, 1455 studenti coinvolti di cui oltre 100 solo quest’anno, 1680 ore di lezione erogate, una rete solida di 15 istituti scolastici su tutto il territorio nazionale, 17 Maestri di Mestiere, di cui 9 attualmente in carica. Numeri che raccontano una progettualità matura, in grado di rinnovarsi ogni anno mantenendo salda la propria identità.
A sottolinearlo è stato proprio uno dei Maestri della prima ora, Michelino Gigliotti; responsabile Region Valle D’Aosta: “Nel mio primo anno ho tenuto le lezioni nella classe di mio figlio. È stato stimolante e sfidante insieme. Ma la cosa che mi ha colpito di più è stata la relazione che si è creata con gli studenti, che mi riconoscono ancora oggi in contesti diversi, anche a distanza di anni. Questo vuol dire che qualcosa abbiamo lasciato”.
E quello che si lascia – o meglio, che si costruisce insieme – ha un impatto che va oltre la formazione tecnica. Orientare, motivare, prevenire l’abbandono scolastico significa offrire ai ragazzi non solo competenze, ma anche strumenti per riconoscere il proprio valore e sentirsi accolti in un contesto lavorativo. E questa è una predisposizione culturale che in Rai Way è reale: lo vediamo ogni volta che un neoassunto ci racconta di essersi sentito, fin dal primo giorno, accompagnato e formato dai colleghi.
Su questo terreno si muove il lavoro dei Maestri di Mestiere, tecnici professionisti che per qualche settimana all’anno incontrano gli studenti in aula, offrendo 20 ore di docenza e laboratori pratici. Il loro impegno non si limita a quelle ore: preparano i contenuti, selezionano esempi, riflettono su come adattare il linguaggio e la modalità di insegnamento per favorire l’attenzione e il dialogo in aula. Un lavoro che affrontano con disponibilità e senso di responsabilità, nella consapevolezza che il rapporto con i ragazzi si costruisce anche fuori dal perimetro della lezione.
Come succede a Diego Verthuy, servizio tecnico amministrativo della Region Valle d’Aosta che anche durante gli interventi sul campo pensa a come raccontare il proprio lavoro ai ragazzi, portando in classe video di quei momenti.: un’ascesa antenna o il raggiungere un impianto in quota con la motoslitta.
Questa dedizione è parte del modo in cui i Maestri vivono gli incontri in aula, lavorando per creare un dialogo autentico, che arricchisce chi ascolta, certo, ma finisce per sorprendere anche chi insegna. Lo racconta Massimo Conci, responsabile Region Trentino: “Ogni anno è diverso – bisogna reinventarsi, rigenerarsi. Tentando di insegnare qualcosa, imparo molto”. In questa ricerca continua, ogni Maestro prova a trovare il modo migliore per entrare in sintonia con la classe. E il coinvolgimento è sempre attivo. Lo racconta Luca Bortolin, Broadcasting Network engineer: “Tra quei banchi ho cercato una via diversa dal linguaggio ordinario: esercizi in piccoli gruppi, ascolto attivo, meno cattedra e più partecipazione”. Oppure Marco Tabacchiera, System Administrator di Rai Way, che ha sperimentato quiz interattivi per raccogliere impressioni e stimolare la discussione. Alessandro Orfino, invece, sottolinea la potenza del “feedback in diretta” ricevuto dai ragazzi, che reagiscono con sincerità a ogni passaggio della lezione.
Ad integrare alcune docenze c’è anche la partecipazione di Marzia Bianchini, psicologa del team Recruitment & Learning, che porta nelle classi il punto di vista delle risorse umane: “Racconto come si scrive un CV, come affrontare un colloquio. È fondamentale che il Maestro di Mestiere mi introduca, che viaggiamo sullo stesso binario, così che il nostro intervento sia percepito come parte di un percorso coerente.”
Chiude questo primo incontro in presenza dei Maestri di Mestiere la considerazione espressa da Giuseppe Bisesti, responsabile Territory: “nella tappa conclusiva della progettualità 2024/25 svoltasi a Napoli, ho visto eccellenza e motivazione. Serve recuperare il territorio, promuovere le lauree brevi, le STEM. Le aziende hanno bisogno di tecnici preparati, e noi possiamo fare la differenza.”
Accompagnare i giovani nel loro percorso formativo è parte del modo in cui agiamo la nostra responsabilità sociale. Grazie ai Maestri di Mestiere, che con generosità si mettono a disposizione. Grazie alle colleghe delle Human Resources che rendono tutto questo possibile. E grazie ai ragazzi e alle ragazze, che ogni anno ci ricordano perché vale la pena costruire il futuro, insieme.