Caltanissetta, dopo 75 anni smantellata la storica (e stanca) torre strallala di Sant’Anna

Ore 17.45 del 23 luglio 2025, l’antenna strallata di Caltanissetta con i suoi 286 mt di altezza è stata l’11-esima torre strallata di Rai Way del cessato servizio radiofonico di Onde Medie ad essere demolita.

Non la prima torre ex onde media ad essere abbattuta, ma probabilmente la più amata, certamente la più imponente.

Progettata nel 1949 e realizzata con acciaio riciclato dagli armamenti del dopo guerra, l’antenna ha irradiato nel mediterraneo i segnali radio Rai a onde lunghe e medie dal 1951 sino al 2013. Una struttura costituita da una torre a traliccio strallata, provvista di otto tiranti in acciaio contro-intrecciato, fissati al suolo mediante punti di ancoraggio e poggiante su due isolatori in ceramica strutturale del peso di 16 quintali ciascuno.

Motivo d’orgoglio per i professionisti e le maestranze che l’hanno realizza e parte della storia Rai e Rai Way e del territorio: un’opera di ingegneria civile straordinaria: quasi 300 mt di altezza per una base di appena 4 metri per 4.

Riconosciuta fino al 1965 come la più alta torre d’Europa, come ogni elemento strutturale, o più in generale ogni componente edilizio, prevedeva di una vita utile limitata nel tempo. Detto periodo di tempo “durante il quale l’edificio o le sue parti mantengono livelli prestazionali superiori o uguali ai limiti di accettazione” è inequivocabilmente definito dalle Norme Tecniche per le Costruzioni (NTC 2018) e nel caso specifico delle costruzioni con livelli di prestazione ordinari. La categoria in cui ricadeva la torre strallata di Caltanissetta, fissava il limite di 50 anni.

I primi cedimenti strutturali significativi dell’opera insorgono nel 2017 quando si verifica la lesione di un elemento portante: l’isolatore di base in ceramica. L’intervento di messa in sicurezza è stato occasione per Rai Way di effettuare un approfondito screening di valutazione delle condizioni della torre, finalizzato alla valutazione dei parametri di sicurezza della struttura in coerenza alle normative vigenti. L’esito della verifica statica è stato negativo e sono stati quindi predisposti ulteriori studi di fattibilità per le opere di adeguamento. I risultati di questi studi hanno attestato la non percorribilità operativa degli interventi di adeguamento: le opere manutentive avrebbero comportato l’esposizione dei lavoratori a rischi non in linea con le normative di sicurezza.

Nel 2024, a conferma ed in aggiunta di quanto già asserito nelle verifiche e negli studi precedenti, la consulenza tecnico scientifica commissionata da Rai Way al Politecnico di Milano a firma dell’ Ing. Ardito, ha evidenziato un forte stato di usura individuando nella demolizione l’unica soluzione percorribile per garantire la sicurezza dell’area.

Il progetto di demolizione, firmato dall’Ing. Draghi ieri eseguito ha previsto un numero minimo di interventi in quota e una conseguente riduzione del livello di esposizione al rischio per gli operatori, comunque selezionati tra i più esperti ed affidabili, ed individuati nella ditta I.T.C Due S.r.l.

Operativamente, Rai Way ha proceduto con un collasso controllato; una modalità sicura perché studiata per far sì che la torre cadesse unicamente nell’area del parco del centro trasmittente. Un tirante collegato ad un argano è stato posizionato a circa 150 metri dall’antenna. Dopo il rilascio dei tiranti in tensione, è stata creata una cerniera per far collassare la struttura su sé stessa, facendola ricadere all’interno dell’area di proprietà Rai Way. L’esecuzione è risultata impeccabile, perfetta da un punto di vista tecnico, impressionante per la mole in gioco, non misurabile in termini di emozione per il significato che la torre ha rivestito. Certamente qualcosa che resterà nella memoria.



TGR Sicilia - Demolita dopo 74 anni l'antenna Rai. Il video della demolizione



La sicurezza è stata la priorità assoluta e uno dei valori fondanti dell’agire societario. La demolizione della torre di Sant'Anna ha eliminato il pericolo che un eventuale crollo avrebbe costituito per gli abitanti delle case costruire nel raggio di potenziale caduta. Un atto previsto, inevitabile, e, date le condizioni della struttura e la vicinanza della torre all’abitato, assolutamente urgente e dovuto.


Ora è il momento di pensare al futuro dell’evoluzione tecnologica

Pietro Grignani, Chief Staff CEO, Institutional Relations & External Communication di Rai Way ha commentato: “Con un investimento superiore ad 1 milione di euro, Rai Way implementerà la rete DAB in Sicilia che a maggio 2025, era costituita da 3 impianti. Entro fine 2026 gli impianti saranno 30 di cui 18 sono previsti entro fine 2025 e ulteriori 9 saranno attivati nel corso del 2026.”